Autore: Luigi Cacciatori
La pianta cannabis appartiene alla famiglia delle Cannabacee; al genere della cannabis appartengono tre specie: Sativa, Indica e Ruderalis. Secondo alcuni, la varietà Indica e Ruderalis sono la sottospecie della Sativa, mentre secondo altri in realtà sarebbero tre specie distinte.
La pianta della specie Sativa, ha origine in Asia centrale, ma anche nei paesi del centro America, come Messico, Perù e zone tropicali; ha bisogno di climi molto caldi e necessita di molto tempo e tanta luce per fiorire. La cannabis Sativa è senza dubbio la varietà lascia effetti più energizzanti, con proprietà anti-ansiolitiche e anti-depressive.
Contiene più THC (Tetraidrocannabinolo) rispetto al CBD (Cannabidiolo). Il THC è la frazione psicoattiva della cannabise il CBD è quella non pscicoattiva, utilizzata molto spesso come ingrediente per medicinali. Messe insieme queste sostanze aumentano la seratonina prodotta dal cervello, con influenze a livello di concentrazione e creatività. La cannabis Sativa è anche molto nota per le sue fibre, è viene molto utilizzata in agricoltura e nell’industria tessile.
La specie Indica ha nel subcontinente indiano (Nepal, Tibet, India del nord); può crescere anche in climi meno caldi (ma non freddi), ha una fioritura più rapida ed una resa maggiore e con fiori più densi e compatti. La cannabis Indica contiene in genere più CBD, infatti è più indicata per il rilassamento mentale e muscolare, grazie alla stimolazione del cervello nella produzione di dopamina.
La pianta Ruderalis è nativa della Russia e della Siberia: pianta piccola, robusta e legnosa, è una specie selvatica e naturalmente povera di THC. Viene utilizzata per fare incroci, donare robustezza alle altre specie di cannabis. Principali ceppi dai quali vengono studiati incroci e da cui sono nate moltidudini di varietà con caratteristiche diverse per adattarle alle esigenze di mercato.
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