Articolo pubblicato il: 29 Luglio 2024

Autore: Luigi Cacciatori

Guida alla Conservazione delle Cannabis Light

Guida alla Conservazione delle Cannabis Light

Conservare la cannabis light significa adottare una serie di norme precipue a mantenere inalterate le sue condizioni nel tempo per promuoverne l’utilizzabilità: queste informazioni si rivelano particolarmente utili a tutti coloro che si occupano ad esempio della compravendita di marijuana legale facendo in modo che le selezioni siano sempre di alta qualità e di prima scelta.

Essendo ovviamente la cannabis una pianta, è necessario tenere a mente tutti i fattori determinanti per mantenere al meglio la sua longevità e freschezza, trattasi dunque della collocazione precisa e adatta alla sua coltivazione che non riguarda soltanto la fertilità del terreno ma anche alle condizioni meteorologiche annesse, compreso l’indice di umidità nell’area circostante.

Assicurarsi che la cannabis mantenga una buona condizione nel tempo non accresce soltanto la possibilità di fruire del prodotto sul lungo periodo ma anche di conservare una serie di caratteristiche attribuibili ad essa considerando anche il ceppo di provenienza; si parla di proprietà quali l’aroma e il gusto nel caso della consumazione edibile della cannabis.

Se fatta a regola d’arte, la preservazione del prodotto aiuterà a fare in modo che la pianta, a causa dell’umidità, non possa essere intaccata da escrescenze di derivazione biologica quali muffe e miceti.

Vediamo dunque il modo migliore per conservare la cannabis light cercando di mantenerne le condizioni ottimali di trattamento sia durante la fase della coltivazione che a seguito della lavorazione e della conservazione in casa, per fare in modo che questa abbia una durata vitale di oltre un anno.

I Migliori Consigli per la Conservazione della Cannabis Light

La cosa migliore da fare per assicurarsi la conservazione della cannabis light oltre l’anno e mezzo, potrebbe essere quella di tenerla assolutamente lontana da ambienti caratterizzati dalla presenza di un’umidità persistente.

Questa infatti produce l’habitat perfetto per la formazione di muffe che guasterebbero irrimediabilmente la pianta e la sua utilizzabilità: sarebbe bene dunque che l’ambiente risulti non solo asciutto ma anche lontano da calore particolarmente oppressivo.

Ciò significa che bisognerebbe scongiurare l’eventualità che le foglie della cannabis light possano macerare a causa del calore sia della temperatura atmosferica sia di quella prodotta dai raggi UV: la cannabis light in Italia, in definitiva, va tenuta lontana da sorgenti di calore naturale e non deve rimanere esposta alla luce per ore prolungate.

Allo stesso modo, non dovrebbero essere favorite neanche le basse temperature le quali comprometterebbero in maniera totale e definitiva la salute della pianta, facendola morire dopo breve tempo e sottraendo alle foglie la giusta idratazione necessaria per il suo mantenimento.

L’importante dunque è mantenere una temperatura mitigata e costante: questo consiglio si rivela essere particolarmente utile anche nella produzione di hashish legale e serve in primis ai coltivatori per fare in modo che la cannabis legale mantenga proprietà esclusive e ricercate soprattutto nel momento in cui effettivamente la pianta viene estratta dal terreno e lavorata per le varie produzioni a cui si presta, per l’appunto l’hashish, l’Olio CBD o la cannabis edibile.

Come Conservare la Cannabis Light Appena Raccolta o Lavorata

Di norma, le stesse regole valgono per la conservazione delle cannabis light anche a seguito della raccolta e della lavorazione: esistono infatti numerosi consigli da applicare per non rischiare di guastare la propria cannabis.

Il consiglio principale, soprattutto nel caso in cui si tratti di delivery, dunque per la consegna a casa dell’acquirente è importantissimo per realtà come Seven Hemp a Torino avvalersi di una forma di conservazione precipua a mantenere le buone condizioni della pianta senza rischiare di alterare sapore e aroma della varietà che stanno proponendo al pubblico per effettuare consegne cannabis Torino di grande qualità.

Anche l’acquirente, una volta ricevuta la consegna, ha il compito specifico di mantenere la cannabis e le sue infiorescenze nel migliore dei modi per far sì che siano utilizzabili anche entro l’anno: la cannabis non ha data di scadenza ma in effetti, come abbiamo spiegato poc’anzi, le foglie, benché ormai non più attaccate al terreno, potrebbero comunque deperire col passare del tempo.

La prima cosa da fare sarebbe quella di utilizzare della stagnola isolante, soprattutto se si è deciso di utilizzare dei contenitori in plastica per la sua archiviazione momentanea all’interno delle mura domestiche: avvolgere la cannabis all’interno della stagnola in alluminio aiuta a implementare l’isolamento della sostanza da influenze potenzialmente deleterie di agenti quali l’umidità e il calore, promuovendo però il mantenimento dell’ariosità la quale ha comunque effetti benefici sul prodotto.

Sebbene di plastica, per un’ulteriore protezione, sarebbe opportuno che la colorazione del contenitore sia non traslucida: questo potrebbe fare davvero la differenza, soprattutto se si fa attenzione a chiudere il contenitore all’interno di una cassettiera che non lascia penetrare la luce.

La scelta migliore, tuttavia, è quella dei contenitori in vetro: essi non sono infatti traspiranti e in genere hanno una chiusura ermetica, consentendo tuttavia di mantenere un riciclo di aria dato dall’apertura periodica del barattolo – o contenitore- in questione.

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