Articolo pubblicato il: 21 Gennaio 2023

Autore: Luigi Cacciatori

Dosaggio HHC: quanto dovresti assumerne?

Dosaggio HHC: quanto dovresti assumerne?

Quando si parla di THC e di CBD, ormai si conoscono benissimo anche i dosaggi consigliati di queste due sostanze, che sono utilizzate e diffuse ormai da anni anche in Italia. Parlando, invece, di HHC, i dubbi per quanto riguarda la sua legalità, la sua sicurezza, i suoi effetti e anche il dosaggio consigliato aleggiano ancora parecchio nell’aria: questo è probabilmente dovuto al fatto che l’HHC (sigla che sta per esaidrocannabinolo) è, in termini di periodo di scoperta, l’ultimo cannabinoide arrivato in circolazione e, per questo motivo, molti dei suoi aspetti sono ancora in via di sviluppo e di definizione.

In linea di massima, per quanto riguarda i dosaggi dell’HHC (ma anche per quanto riguarda i dosaggi del THC e del CBD), si può affermare che vadano adeguati a seconda del proprio livello di tolleranza della sostanza, a seconda del proprio peso corporeo e a seconda della propria età. Possiamo, quindi, consigliare di iniziare sempre con l’assunzione di questa sostanza a partire dal minimo del dosaggio, in maniera tale da poter verificare sulla propria pelle gli effetti dell’HHC, evitando così che questa possa danneggiare il proprio stato di salute; una volta verificata la propria tolleranza a questa sostanza, è possibile anche aumentare il livello del dosaggio, che deve comunque sempre essere in linea con i fattori che abbiamo elencato in precedenza (quindi la tolleranza, il peso corporeo e l’età).

Nel corso di questo articolo, cercheremo di analizzare il dosaggio dell’HHC in relazione con due fattori: il primo sarà la effettiva potenza di questa sostanza e il secondo sarà il confronto di questa sostanza con il THC, a cui è molto simile.

Dosaggio HHC: quanto è potente questa sostanza

Per poter definire quale sia il giusto dosaggio di HHC, è necessario comprendere quale sia la potenza di questa sostanza: per fare questo, occorre specificare che esistono due diverse tipologie di HHC. Scopriamo insieme quali sono.

  • La prima tipologia di HHC è il 9R-HHC, che è caratterizzato da una maggiore concentrazione di cannabinoidi: questa tipologia di HHC, quindi, viene percepita in maniera maggiore dai recettori ed è caratterizzata anche da effetti psicoattivi.
  • L’altra tipologia di HHC è il 9S-HHC, che è caratterizzato da una minore concentrazione di cannabinoidi: questa tipologia di HHC, quindi, viene percepita in maniera minore rispetto al 9R-HHC dai recettori; inoltre, questa tipologia di HHC non ha effetti psicoattivi.

Fatta questa doverosa premessa, va detto che, a prescindere dalla tipologia di HHC, è ancora sconosciuto il modo in cui l’HHC agisce sul nostro organismo: quello che sappiamo, grazie ai pochi studi condotti in merito a questo settore della cannabis light in Italia, è che (come abbiamo detto) questa sostanza agisce sui nostri recettori; non sappiamo, però, quale sia effettivamente la sua potenza e, di conseguenza, quale sia il vero e proprio dosaggio consigliato.

Pare, però, che alcuni studi e alcuni esperimenti abbiano dimostrato che l’HHC contiene circa il 70-80% degli effetti psicotropi e psicoattivi del THC: questo significa, tendenzialmente, che acquistando e consumando un prodotto che contiene il 50% di HHC, stiamo acquistano e consumando un prodotto che conterrebbe circa il 40% di THC.

Ma perché ha senso mettere a paragone queste due sostanze, l’HHC e il THC? Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.

Dosaggio HHC: le differenze con il THC

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, conosciamo perfettamente quali sono i dosaggi consigliati di THC e di CBD (il quale può essere assunto anche sotto forma di olio CBD e, quindi, utilizzato come ingrediente all’interno di qualche ricetta di cucina); dopodiché, però, abbiamo continuato a parlare del dosaggio dell’HHC e lo abbiamo messo a paragone con il THC. Ma da che cosa ha origine questo confronto?

Questo confronto ha ragione di esistere semplicemente perché l’HHC può essere definito come il cugino del THC: infatti, la scoperta dell’HHC è dovuta ad un esperimento in laboratorio, durante il quale sono state aggiunte alcune molecole di idrogeno al composto del THC. Questa aggiunta ha reso semplicemente più stabile il THC e ha dato vita a quello che oggi viene comunemente chiamato HHC.

Quindi, quali sono le differenze tra HHC e THC, a cui bisogna prestare molta attenzione anche in virtù del dosaggio consigliato di queste sostanze?

  • Innanzitutto, come dicevamo, la prima differenza è di tipo chimico, dal momento che l’HHC presenta alcune molecole di idrogeno in più rispetto al THC.
  • Questa aggiunta, come dicevamo, ha reso il THC più stabile: l’HCC, infatti, è più resistente del THC al sole, alla luce e al calore, rendendo così più lunga la durata del prodotto.

Per quanto riguarda, invece, gli effetti di queste due sostanze, potremmo dire che sono piuttosto simili. Entrambe, infatti, producono effetti psicoattivi, che si manifestano con i seguenti sintomi:

  • sensazione di stanchezza;
  • generale alterazione dell’umore;
  • risate ed euforia;
  • aumento del piacere sensoriale;
  • alterazione della percezione della realtà.

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