Autore: Luigi Cacciatori
Comunemente, è molto sviluppato il pensiero che il fumo del tabacco – ma anche della cannabis legale – possa causare tachicardia nell’essere umano. In realtà, mentre il fatto che il tabacco ha effettive ripercussioni sul sistema cardio-vascolare sia ormai certo e comprovato da diverse dimostrazioni mediche, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la cannabis legale: gli studi e le ricerche, in questo senso, sono ancora in una fase iniziale e primordiale.
Quello che è certo, però, risiede nel fatto che moltissimi consumatori di cannabis legale non hanno mai riscontrato alcun problema di salute generale o dal punto di vista cardiaco: nonostante questo, com’è giusto che sia, gli studi e le ricerche stanno proseguendo nell’analisi del rapporto tra l’utilizzo di cannabis legale e problemi legati all’apparato cardio-vascolare, tra cui abbiamo anche la tachicardia.
In questo articolo e nei prossimi paragrafi esploreremo e approfondiremo proprio questo argomento, cercando di comprendere come la cannabis legale possa influenzare le funzioni cardiache e quale sia il rapporto tra la cannabis legale e la tachicardia.
Come abbiamo detto in precedenza e nell’introduzione di questo articolo, gli studi in merito alla cannabis light in Italia sono ancora in una prima fase e, per questo motivo, non è possibile avere risposte certe ai dubbi che stiamo esponendo in questo articolo. Per lo stesso motivo, probabilmente, fino ad adesso, gli studi finora condotti hanno dato diverse dimostrazioni: secondo alcuni studiosi, sarebbe evidente il legame tra il consumo di cannabis legale (solo se fumato e non attraverso altre forme, come per esempio quella dell’olio CBD) e l’insorgere di problemi di tipo cardiaco; al contrario, altri studiosi stanno concentrando il loro impegno nel dimostrare l’esatto opposto, analizzando quali potrebbero essere i benefici della cannabis legale contro le malattie cardiache.
Ma, quindi, qual è la risposta giusta quando ci si chiede se la cannabis legale influenza il cuore e le sue funzioni? In linea generale, potremmo dire che la risposta è tendenzialmente affermativa, dal momento che è stato dimostrato che consumare e fumare cannabis legale potrebbe contribuire al rischio di sviluppare malattie o disfunzioni cardiache. Questo rischio è stato dimostrato da uno studio, condotto da alcuni scienziati, che hanno sottoposto alcuni volontari, consumatori di cannabis legale, a dei controlli medici: il risultato di questi controlli ha evidenziato in questi volontari una ridotta funzionalità cardiaca.
Sempre secondo questi studi, la cannabis legale avrebbe un legame anche con la pressione sanguigna e con la possibilità di infarto.
Ultimo, ma non per importanza, per quello che riguarda questo argomento, è l’interazione della cannabis legale con i farmaci per l’attività cardiaca: nel caso in cui si assumessero questi farmaci, prima di consumare la cannabis legale, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante, che saprà che cosa è meglio fare (o non fare).
Dopo aver approfondito il tema dell’influenza della cannabis legale sulle funzioni cardiache, è venuto il momento di chiarire quale sia il rapporto tra la cannabis legale e la tachicardia. Come sa chi consuma cannabis legale, questa sostanza può avere diversi effetti collaterali, tra cui attacchi di panico e di ansia: correlati a questi attacchi di panico e di ansia, vi è proprio un aumento del battito cardiaco, anche noto come tachicardia.
In questo senso, va detto che l’effetto della cannabis legale sul battito cardiaco potrebbe essere pari a quello di una corsa a velocità moderata, pur restando comodamente seduti. Bisogna anche specificare, però, che questi effetti sono molto più presenti e molto più sperimentabili nel caso di utenti non avvezzi al consumo di cannabis legale o di utenti che la provano per la prima volta nella loro vita: nei confronti di questa sostanza, infatti, il corpo sviluppa una rapida tolleranza e, di conseguenza, questi effetti collaterali sono sempre meno presenti con l’andare del tempo.
In ogni caso, il consiglio migliore è sempre quello di rivolgersi al proprio medico e di avere ben chiaro il proprio stato di salute prima di decidere di cominciare ad assumere cannabis legale.
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