Articolo pubblicato il: 25 Maggio 2020

Autore: Luigi Cacciatori

Combattere il Covid 19 con la Cannabis Light?

Combattere il Covid 19 con la Cannabis Light?

Negli ultimi tempi l’attenzione mediatica è stata incentrata soprattutto sull’epidemia di Covid-19 che sta colpendo il mondo intero. Sono tantissimi attualmente gli studi che vengono fatti per trovare un vaccino in grado di eliminare questa minaccia una volta per tutte. Quello che però è inaspettato è che potrebbero essere addirittura i principi attivi contenuti nella cannabis il segreto per trovare una formula che permetta di combattere contro questo virus.

Dal Canada sono arrivate delle notizie riguardo uno studio condotto dall’università di Lethbridge ad Alberta. Lo studio condotto dagli esperti è stato pubblicato sulla rivista Preprints e rilanciata in Italia da giornali attendibili come l’AGI, il Corriere dello Sport e siti specializzati come Greenme.it. È stato rilevato un certo grado di correlazione tra l’utilizzo di cannabis ricca di CBD e l’inibizione di alcune procedure che portano il virus a diffondersi da cellula a cellula. Il CEO di Pathway Rx, azienda che ha collaborato con l’università per questa ricerca, spiega alla rivista nel dettaglio cosa si è scoperto anche se, ovviamente, si è ben lontani dallo scoprire una cura definitiva. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.

Intervista a Igor Kovalchuk sulla correlazione tra cannabis e coronavirus

L’obiettivo della ricerca condotta dagli scienziati era trovare un modo per impedire l’infezione da Covid-19 attraverso l’uso di prodotti derivati dalla marijuana. In laboratorio sono stati analizzati oltre 400 ceppi diversi di questa pianta, che già moltissime altre volte è stata utilizzata per usi medici in numerosi campi, dalla psichiatria alla cura dello stress. Tra tutti gli esemplari analizzati, circa una dozzina si sono rivelati effettivamente utili per conseguire questa ricerca ed hanno prodotto dei risultati osservabili e promettenti. Sulla rivista, il CEO di Pathway RX e professore dell’università canadese Igor Kovalchuk spiega nel dettaglio come sia possibile che l’uso di CBD possa inibire lo sviluppo della malattia.

Quali principi attivi della cannabis contrastano il coronavirus

L’esperto comincia spiegando che il principale principio attivo contenuto all’interno della cannabis light, ovvero il CBD, potrebbe contribuire a fermare l’epidemia di Covid-19:

“Gli estratti di cannabidiolo (CBD), il principale componente non psicoattivo della marijuana, potrebbero contribuire a ridurre del 70 per cento il numero di recettori cellulari utilizzati dal coronavirus per entrare nell’organismo”

Il CEO di Pathway RX si affretta ad aggiungere che sono ovviamente necessari ulteriori studi prima di poter permettere che delle terapie a base di cannabis siano effettivamente adottate nella lotta alla malattia. Il team dell’università canadese ha creato e lavorato su tantissimi modelli 3D di tessuto polmonare, orale ed intestinale utilizzando un campione di CBD estratti da alcune piante di tipo Sativa. Questo principio attivo non è quello che comporta alterazione psicofisica, ovvero il classico “sballo”. Si tratta invece di una sostanza che porta benefici al corpo, aiutando contro lo stress migliorando la propria salute fisica e mentale.

Questa sostanza è contenuta ad alta concentrazione nelle infiorescenze di cannabis light, che sono totalmente legali in Italia e che potete acquistare tranquillamente all’interno del nostro store online. L’esperto sostiene che il team ha utilizzato questo tipo di cannabis negli esperimenti per questo studio, come afferma nella dichiarazione: “Il livello di THC, il componente psicoattivo della sostanza, era molto basso, perciò non ci aspettavamo effetti collaterali.” Vediamo quindi adesso come il CBD possa effettivamente inibire il contagio di coronavirus.

Come il CBD potrebbe fermare il contagio del coronavirus

Igor Kovalchuk prosegue spiegando come faccia il CBD ad inibire il contagio del virus, andando a specificare quali sono i recettori che, entrando in contatto con questo principio attivo, fallirebbero nel trasmettere l’infezione:

“Abbiamo analizzato gli effetti degli estratti su ACE-2, il recettore che facilita l’ingresso del virus nell’organismo. Secondo i nostri risultati, alcuni campioni hanno ridotto il numero dei recettori del 73 per cento, e questo implica che la possibilità di contrarre il virus diventa molto piu’ bassa. Abbiamo esaminato anche altri recettori come TMPRSS2, che facilita la riproduzione delle celle infette, e i cannabinoidi sembrano effettivamente in grado di diminuire le possibilità di contagio. Dobbiamo sottolineare però che i prodotti a base di marijuana attualmente in commercio non sono progettati per prevenire l’infezione da Sars-CoV-2, quindi non basta assumere o consumare CBD per ottenere questi effetti.”

Come sottolinea l’esperto, è ancora presto per sperare di ottenere dei risultati attraverso l’uso di canapa legale, ma la direzione per sconfiggere la pandemia potrebbe in effetti essere proprio questa. Vediamo quindi come si pensa di utilizzare, se i dati fossero confermati, la cannabis praticamente nelle applicazioni mediche in modo da contenere ulteriormente il contagio.

Come applicare la cannabis alla medicina per rallentare il contagio di Covid-19

Il CEO di Pathway RX procede all’interno della sua dichiarazione augurandosi di finire le ricerche ottenendo dei risultati che possano aiutare tutto il mondo e proponendo alcuni modi per utilizzare la cannabis nella cura del coronavirus:

“Sono necessari ulteriori studi clinici. Data l’attuale situazione epidemiologica disastrosa e in rapido sviluppo, è necessario prendere in considerazione ogni possibile opportunità terapeutica. Se il nostro studio sarà confermato dai test, potremo pensare di utilizzare gli estratti di CBD nel collutorio, negli inalatori o in capsule gel. Sarebbe una soluzione efficace e a basso costo”.

Non ci resta dunque che aspettare ulteriori risvolti e sperare che questa ennesima prova dell’efficacia della cannabis nelle applicazioni mediche dia un’ulteriore spinta nel riconoscimento in larga scala delle potenzialità di questa pianta, che se utilizzata correttamente può migliorare la vita quotidiana in moltissimi modi. Per maggiori informazioni sul mondo della cannabis light o sui semi di marijuana visita il nostro blog sempre aggiornato alle ultime novità.

 

Fonte: https://www.uleth.ca/unews/article/u-l-scientists-develop-new-medical-cannabis-cultivars-show-promise-combatting-covid-19-virus

Foto: https://www.uleth.ca/unews/article/u-l-scientists-develop-new-medical-cannabis-cultivars-show-promise-combatting-covid-19-virus

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