Le lampade per cannabis e le serre per cannabis sono essenziali per quanto riguarda la coltivazione indoor della cannabis light.
Le serre per cannabis, però, sono molto utili per godere al meglio della luce naturale e dei raggi del sole e, quindi, non rendono necessario l’utilizzo delle lampade, le quali – quando non c’è altra possibilità di illuminazione – giocano comunque un ruolo importantissimo nella crescita e nella fioritura della cannabis. Queste lampade, inoltre, garantiscono moltissimi vantaggi, dal momento che permettono di regolare l’intensità dell’illuminazione a seconda della fase di crescita della pianta di cannabis; di contro, però, lo svantaggio delle lampade per cannabis è rappresentato senza dubbio dai costi.
In questo articolo, esploreremo la tematica delle lampade per cannabis e delle serre per cannabis, cercando di fornire informazioni utili circa questi argomenti per chiunque ne fosse interessato.
Le lampade per cannabis: tutto le diverse tipologie
Come abbiamo accennato nell’introduzione di questo articolo, utilizzare le lampade per cannabis è una scelta indispensabile quando si decide di coltivare questa pianta indoor: al chiuso, infatti, le piante di cannabis non possono essere raggiunte dai raggi solari e necessitano, quindi, di una fonte luminosa artificiale che possa sopperire a questa mancanza e permettere comunque la propria produzione di cannabis light in Italia (e di tutti i suoi derivati, tra cui per esempio l’olio CBD).
Esistono diverse tipologie di lampade per cannabis, ognuna contraddistinta da diverse caratteristiche; le principali tipologie sono essenzialmente quattro e sono le seguenti.
- Le lampade LED sono la tipologia più moderna di lampada per cannabis e sono in grado di assicurare alle piante una luminosità molto intensa e altrettanto penetrante. Inoltre, le lampade LED possono adattare i loro raggi alla fase di crescita della pianta e questo fattore le rende molto efficienti dal punto di vista energetico. L’unico svantaggio delle lampade LED è il loro costo iniziale, il quale viene però ammortizzato grazie ad un notevole risparmio nel lungo periodo.
- Le lampade LEC, nonostante la sempre maggior diffusione delle lampade LED, rappresentano ancora una buona modalità di illuminazione per le piante di cannabis, dal momento che sono in grado di emettere raggi capaci di contribuire alla crescita delle infiorescenze. Tra gli svantaggi delle lampade LEC, c’è senza dubbio la difficoltà di installazione; superata questa difficoltà, però, le lampade LEC rappresentano un ottimo ed utile strumento.
- Le lampade CFL, anche conosciute come lampade fluorescenti compatte, sono tra le lampade più utilizzate per la coltivazione di cannabis light in Italia, probabilmente anche perché si trovano molto facilmente in tutti i vari punti vendita di negozi per la casa. Le lampade CFL presentano moltissimi vantaggi, tra cui la praticità di utilizzo (che le rende adatte anche a coloro i quali sono alle prime armi) e la convenienza economica; l’unico loro svantaggio, invece, è la bassa emissione di luce, che le rende utili solo nel caso in cui si coltivi un basso numero di piante.
- Le lampade HID a loro volta di suddividono in due diverse categorie: le lampade MH, che emettono una luce più fredda e più adatta alla fase vegetativa della cannabis, e le lampade HPS, caratterizzate da una luce più calda e più utile nella fase di fioritura della cannabis. Entrambe queste tipologie di lampada HID offrono diversi vantaggi, tra cui menzioniamo la facilità e la praticità di utilizzo; tuttavia, queste lampade presentano anche qualche significativo svantaggio, tra cui un notevole consumo energetico.
Le serre per cannabis: tutto quello che c’è da sapere
Le serre per cannabis sono il luogo ideale per la coltivazione della pianta di cannabis: questo, probabilmente, è dovuto al fatto che presentano innumerevoli e diversi vantaggi. Innanzitutto, la coltivazione della cannabis in serra è concessa tutto l’anno, specialmente se all’interno della serra si utilizzano le lampade di cui abbiamo parlato nello scorso paragrafo; inoltre, le serre non rendono necessario l’utilizzo dei pesticidi e proteggono dagli agenti inquinanti e dalle eventuali intemperie; in ultimo, le serre rappresentano una modalità economica di coltivazione della cannabis.
Per ottenere una ottimale coltivazione di cannabis all’interno di una serra, ci sono dei fattori da tenere in considerazione e degli accorgimenti da seguire.
- Prima di tutto, è necessario avere sotto controllo l’illuminazione all’interno della serra, sia essa di tipo naturale o di tipo artificiale.
- Dopodiché, è altrettanto necessario prestare attenzione all’irrigazione delle piante, che deve essere gestita in maniera funzionale e attraverso un impianto, che può essere a goccia, ad aspersione e così via.
- Anche l’umidità deve essere tenuta sotto controllo, dal momento che a seconda della fase di crescita della pianta di cannabis può variare in maniera esponenziale. Dunque, è sempre consigliabile affidarsi a degli impianti di umidificazione e di deumidificazione, che possano intervenire al momento del bisogno.
- In ultimo, dobbiamo menzionare la gestione dell’aria, che deve essere svolta attraverso impianti di riscaldamento e di raffreddamento, in maniera tale da ottimizzare la crescita delle piante di cannabis.