Autore: Luigi Cacciatori
Finalmente verrà depositata la così tanto desiderata proposta di depenalizzare la Cannabis, inclusa l’autoproduzione a scopo ricreativo. Il depositario del disegno di legge (senatore del M5S Matteo Mantero), auspica l’apertura di «un serio dibattito parlamentare» sul tema, anche se sarà quasi sicuramente una strada piena dissidi e scontri, peraltro su un fronte connotato dalla ferma intransigenza della Lega, sempre contraria alla legalizzazione della Cannabis.
La legalizzazione della Cannabis e la sua lavorazione, punta esplicitamente a consentire l’autoproduzione e la regolamentazione anche delle infiorescenze della Cannabis Legale “light”. In sintesi, rende possibile, a determinate condizioni, la coltivazione di questa pianta, in forma individuale (massimo 3 piante) o associata (fino a 30 persone), dopo aver fatto denuncia alla prefettura di competenza. Prevede che si possa legittimamente detenere cannabis per al massimo 15 grammi in casa e 5 grammi fuori e modifica la legge sulle infiorescenze in modo da estenderne la vendita, oltre che per uso tecnico negli shop, anche per uso alimentare o erboristico. Il disegno di legge interviene anche sulla disciplina delle condotte illecite, differenziando le pene in maniera più marcata tra droghe pesanti e droghe leggere.
Non bisogna andare troppo indietro nel tempo per capire l’orientamento della Lega di Salvini, infatti solo a metà luglio a Piacenza, città a guida del centrodestra, si e tenuto un convegno dal titolo eloquente: “L’erba della morte”, con tanti relatori leghisti, dal senatore Pillon ai deputati Foti e Murelli. Salvini, sul tema della legalizzazione della cannabis, non ha mai avuto ripensamenti. «Mai alla legalizzazione», ripetuto all’infinito anche dal ministro della Famiglia (Lorenzo Fontana), nelle cui mani è la delega alle politiche antidroga. È vero che tra i M5S Mantero può contare su qualche decina di favorevoli per la legalizzazione della Cannabis, averebbe anche il benestare di Beppe Grillo, che spesso sul suo blog pubblica commenti favorevoli all’uso terapeutico della cannabis. Ma nel contratto di governo non nessuna traccia sull’argomento.
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