Articolo pubblicato il: 18 Febbraio 2021

Autore: Luigi Cacciatori

Le Tipologie di Canapa Legale più conosciute

Le Tipologie di Canapa Legale più conosciute

Il termine Canapa Legale è utilizzato per far riferimento alla Canapa Industriale, ovvero a quelle tipologie di canapa la cui coltivazione è legale in Europa. Le varietà di canapa legale più diffuse sono la Carmagnola Selezionata e la Kompolti mentre i fiori più diffusi di canapa legale sono Strawberry Bud, Cheese Bud e Fruit Bad. Tali nomi prendono inspirazione dal contenuto terpenico di questi ultimi.

La Canapa Legale è legale in Europa a causa del suo scarso contenuto di THC il quale si mantiene uguale o inferiore allo 0,2%. Si tratta di varietà coltivabili anche in Italia in cui l’ultima legge entrata in vigore ha alzato il limite minimo di THC consentito allo 0,6%. Se la percentuale di THC contenuta all’interno della canapa dovesse superare il limite di THC fissato, l’autorità giudiziaria sarà autorizzata a sequestrare e distruggere la coltivazione.

Per quanto concerne, invece, i fiori di marijuana legale, nel loro caso la percentuale massima di THC consentita corrisponde allo 0,5%. Per comprendere il concetto di canapa legale è necessario distinguere tra THC ammesso dalla legge 242 del 2016 per la coltivazione della pianta destinata a seme o a fibra e il massimo contenuto di THC consentito nel momento in cui la coltivazione sia destinata alla produzione di fiori.

Dunque, è necessario distinguere tra due tipologie di canapa: dioiche e monoiche. Le tipologie di canapa dioiche danno vita a piante sia maschili che femminili. In seguito alla fioritura, le piante maschili muoiono mentre quelle femminili portano i semi alla maturazione. La seconda tipologia, le piante di canapa monoiche, si definiscono in questo modo perché durante la coltura le piante hanno entrambi i caratteri, producendo fiori sia maschili che femminili.

Nel momento in cui l’obiettivo sia produrre fiori di canapa legale, sarà necessario utilizzare solo piante di canapa dioiche in quanto per ottenere un fiore di canapa legale di qualità sarà necessario evitare che sulle piante maturino i semi.

Le Tipologie di Canapa Legale più diffuse

Tra le tipologie di Canapa Legale più diffuse, troviamo: la Carmagnola, la Carmagnola Selezionata e la Fibranova. La Carmagnola Selezionata e la Kompolti rappresentano le varietà di canapa legale più utilizzata per la coltivazione di fiori di canapa legale.

La Carmagnola Selezionata viene scelta attraverso il metodo Bredemann che si basa sull’analisi della fibra di tutte le piante maschili prima che avvenga la fioritura per poi, successivamente, eliminare tutti i maschi con basso contenuto di fibra, massimizzando così la produttività della fibra stessa.

Tra le varie profumazioni di Carmagnola Selezionata, troviamo: la Canapa Legale Strawberry Bud e la Sage Bud. La prima è caratterizzata da un aroma di fragola. Tale varietà è particolarmente indicata per migliorare l’umore e combattere lo stress. E’ un rimedio efficace per l’insonnia grazie alle alte concentrazioni di CBD e Limone.

La variante Sage Bud si presenta tramite un fiore molto profumato ed è un analgesico naturale oltreché un utile strumento per gestire lo stress quotidiano grazie ad una presenza di CBD superiore al 5%. Altra varietà molto utilizzata è la Kompoliti, tra le più diffuse varietà ungheresi di canapa legale coltivate in Italia.

Tra i fiori della canapa Kompoliti vi è la Flore Kompoliti Fruit Bad. Si tratta di un fiore senza semi con un forte odore di frutta dovuto alla presenza di Mircene e limonene. Quest’ultima produce un naturale effetto rilassante grazie alla presenza elevata di CBD, pari al 9,5%. Troviamo, poi, la Buddha Cheese Bud. Anch’essa fiore di Kompoliti, si caratterizza per un forte aroma di formaggio a cui si accompagna un effetto calmante e antidepressivo.

Differenze tra THC e CBD

Dopo aver illustrato le tipologie di canapa più utilizzate può essere utile ribadire le differenze tra i due elementi principali che compongono la canapa: il THC e il CBD.

Il CBD, cannabidiolo, è una sostanza presente all’interno della canapa. La caratteristica che più ci interessa riguarda il fatto per il quale questa sostanza non ha effetti psicoattivi, dunque non modifica lo stato psico-fisico del soggetto. E’ una sostanza che non crea dipendenza e che risulta essere adatta alla cura di diverse patologie. Quest’ultimo costituisce, quindi, un cannabinoide in grado di legarsi ai recettori CB2 presenti nelle cellule T del sistema immunitario e stimola la guarigione.

Il THC, invece, è una sostanza psicoattiva che, legandosi ai recettori CB1, altera lo stato mentale provocando euforia, aumento dell’appetito e perdita della percezione spazio-temporale. La presenza del THC all’interno della cannabis fa sì che il consumo di quest’ultima non sia legale in molti stati. Nonostante ciò, la maggior parte degli stati ha fissato un limite di THC entro cui è possibile fare uso di cannabis. Tale limite corrisponde allo 0,6%. Al di sotto di tale limite si parla, infatti, di cannabis legale.

Per ciò che riguarda, infine, il CBD, esso comporta diversi benefici sia per la salute fisica che per quella mentale. Grazie al suo naturale effetto antispastico è, infatti, raccomandata per il trattamento di patologie che provocano convulsioni tra cui, ad esempio, l’epilessia. Il CBD, come accennato in precedenza, risulta inoltre particolarmente utile per contrastare gli effetti di ansia e stress sul nostro corpo, riducendo ansia e depressione grazie ai suoi effetti calmanti e antipsicotici.

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