Autore: Luigi Cacciatori
Negli ultimi anni, il mercato della canapa è cresciuto ben oltre le aspettative. A sostenerlo è una ricerca elaborata da Technavio, azienda inglese specializzata nell’analisi dei flussi commerciali, secondo cui il mercato della canapa crescerà di 3,35 miliardi di dollari nel periodo compreso tra il 2020 e il 2024.
Il report è stato pubblicato a luglio 2020 ed è il risultato di ricerche approfondite che analizzano più fonti e di conseguenza varie sfaccettature del mercato della canapa. Si propone quindi di fornire un’analisi dettagliata del mercato per settore (tessuti, CBD a base di canapa, alimenti e integratori alimentari, cura della persona e altro) e area geografica (APAC – l’insieme delle nazioni asiatiche ed oceaniche che si affacciano sull’Oceano Pacifico-, Nord America, Europa, Sud America e MEA – il mercato relativo al Medio Oriente e all’Africa). Inoltre, il report analizza il panorama competitivo del mercato e offre informazioni su diversi fornitori di mercato.
Un aspetto a cui vale la pena fare riferimento è che il report prende in considerazione gli effetti della pandemia da Covid-19 sull’economia globale. Si tratta di un punto importante perché può dirci molto sul cambiamento delle abitudini di consumo della popolazione e sui settori che stanno avendo la meglio.
Ma a cosa si può attribuire la crescente domanda di canapa legale detta anche CBD online? Secondo gli analisti, la risposta a questa domanda si può ritrovare nella superiorità tecnologica, ecologica ed economica della canapa. Tuttavia, è chiaro che le previsioni variano in base ai diversi settori che vedono l’impiego della canapa, come quello del CBD oil. Tra i più vasti, quello tessile: la canapa è sempre più utilizzata come materia prima per la produzione di filati tessili, come abbigliamento, tessuti speciali e tanti altri prodotti. Secondo lo studio, sarà infatti proprio l’industria tessile a dettare la dimensione del mercato della canapa industriale, considerata la crescente domanda del settore.
Contestualmente e in misura diversa, la crescita avverrà anche in altri segmenti della canapa: dagli integratori alimentari, ai prodotti per la cura della persona e così via.
Qual è invece la situazione in Italia? Secondo Coldiretti, nel 2018 i terreni coltivati in Italia sono aumentati di dieci volte rispetto al 2013, da 400 ettari fino a ben 4000. Questo dato positivo lascia ben sperare alle aziende agricole che hanno deciso di investire in questo settore e in un ritorno alle origini. Negli anni 40’, infatti, l’Italia era soltanto seconda all’Unione Sovietica come produttrice di canapa, con ben 100 mila ettari. Il declino del mercato della canapa è da attribuire a una combinazione di fattori concatenanti, dalla crescente richiesta delle fibre sintetiche al boom economico che ha imposto una progressiva industrializzazione.
Adesso però gli studi parlano chiaro: il mercato globale della canapa è in crescita e le evoluzioni del mercato e il cambiamento delle abitudini di consumo gettano le basi per un aumento esponenziale del suo fatturato. Essendo un settore in rapida crescita con un impatto a livello globale, è difficile stimarne esattamente il valore. Tuttavia, sono numerosi gli elementi che lasciano pensare che questo mercato si muoverà esclusivamente al rialzo.
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