Autore: Luigi Cacciatori
In questo articolo andremo ad esaminare passo dopo passo le sei fasi di crescita della cannabis. Lungo questa lettura discuteremo di:
Successivamente, ti guideremo attraverso l’intero processo di crescita della pianta di marijuana, dalla germinazione alla piantina; attraverso la fase vegetativa, transizione e fioritura, per poi arrivare alla raccolta e alla essiccatura.
Sarà sicuramente una lettura divertente, inizieremo il nostro viaggio da dove inizia tutto quanto: dall’origine alla fonte, per poi arrivare al seme.
Comincia con il prendere in mano un qualsiasi seme di cannabis, prova a giralo e rigiralo, senti il peso, nota la forma e il colore. Ora prova a dirmi se quel seme produrrà una pianta di marijuana maschile o una pianta di marijuana femminile. Non puoi farlo, vero? Tranquillo, nessuno è in grado.
Questo è uno dei problemi che si affrontano nel mondo delle coltivazioni di marijuana fai da te: come puoi essere sicuro che i semi che pianti producano la marijuana che desideri? Questa è una domanda importante, perché solo la pianta femminile produce fiori ricchi di tricomi che puoi raccogliere e fumare.
La pianta maschile non produce nulla di tutto questo. In effetti, la pianta di marijuana maschile può causare danni irreversibili al raccolto se si coltivata insieme a piante femminili. Questo perché l’unico scopo della pianta maschile è quello di impollinare le piante femminili, sebbene ciò non sembri una cosa negativa, in realtà lo è.
Quando le piante femminili di marijuana vengono impollinate, inizieranno a utilizzare la loro energia per produrre semi, smettendo di usarla per nutrire i fiori che tutti conosciamo e amiamo. Permettere a una pianta maschio di crescere insieme a una pianta femmina è la peggior ricetta per una raccolta ridotta, inoltre può rovinare le proprietà psicoattive dell’inflorescenza. Accertati subito se nella tua coltivazione vi sono piante maschili ed eliminale dal coltivo.
La germinazione è lo sviluppo di una pianta da un seme o una spora dopo un periodo di dormienza. Una volta rimosso il seme dalla pianta di marijuana, rimarrà inattivo fino a quando non sarà esposto all’umidità. Ciò significa che se mantieni i semi asciutti, potrai conservarli per un massimo di un anno senza comprometterne la loro vitalità. Prendi i semi e immergili in una tazza d’acqua oppure coprili a “panino” in un tovagliolo di carta umido.
Se scegli l’opzione della tazza d’acqua, potresti notare che all’inizio alcuni semi galleggeranno. Non ti preoccupare, alla fine affonderanno dopo aver assorbito l’acqua, si satureranno e germoglieranno. Mantieni il seme dentro la tazza possibilmente in luogo buio e al caldo per 24 ore, fino a quando dal seme usciranno i germogli. Dopodichè rimuovere il seme dalla tazza d’acqua o dal tovagliolo di carta umido e piantarlo in un vaso colmo di terriccio, possibilmente con caratteristiche drenati, ad esempio con l’aggiunta di perlite.
Successivamente la radice inizierà ad assorbire i nutrienti necessari per continuare il suo ciclo di crescita. Alla fine, lo stelo del seme si farà strada oltre la superficie del terreno, pronto ad assorbire la luce. Da questo momento inizierà il vero e proprio ciclo di vita della pianta di marijuana.
Durante la prima fase di crescita due foglie embrionali si apriranno verso l’esterno dallo stelo per ricevere la luce di cui la “baby pianta” ha bisogno per uscire dal suo involucro. Le foglie embrionali non assomiglieranno affatto alla quella originale della pianta, quindi non ti allarmare.
La prossima coppia di foglie che cresceranno saranno le prime ad avere la classica forma seghettata della pianta di cannabis. La piantina successivamente butterà fuori tra le quattro e le otto foglie durante questa fase dello sviluppo. Durante la prima fase di crescita noterete una rapida evoluzione delle foglie, cresceranno molto rapidamente durante i primi giorni. Questo dipenderà sopratutto da molti fattori:
Non concentrarti troppo sulla velocità di crescita, ma più tosto preoccupati che l’ambiente sia favorevole, un umidità non oltre al 60% e una temperatura tra i 18°/24°.
Durante la fase vegetativa, lo stelo diventerà più spesso e più alto, ed inizierà a sviluppare nuovi internodi, da questi internodi cresceranno nuove foglie e nuovi rami.
Poiché la pianta di marijuana sta crescendo producendo foglie e rami, avrà bisogno di molta acqua, possibilmente della stessa temperatura dell’ambiente, e di nutrienti. I nutrienti organici sono i migliori, l’azoto è indispensabile per la crescita (in commercio si trovano parecchi marchi affidabili). Date modo alla pianta di respirare, aiutatevi con una ventilatore, fornirà il giusto ricircolo dell’aria e inoltre darà modo alla pianta di rinforzarsi.
La crescita della pianta dipenderà in gran parte dalla velocità con cui le sue foglie potranno assorbire la luce e trasformarla in energia chimica (fotosintesi). Questo fatto spiega perché la pianta in fase vegetativa hanno bisogno di lunghe ore di luce solare estiva (dalle 12 alle 15 o più in natura) o 18 ore se la coltivazione avviene indoor (con lampade). Ogni tipo di pianta ha un tempo ben definito per la sua fase vegetativa, alcune richiedono poche settimane, altre qualche tempo in più.
La pianta interromperà la sua fase vegetativa non appena riceverà meno luce (12 ore), ed è così che entrerà in fase di pre-fioritura.
In questa fase della crescita (chiamata transazione o pre-fioritura), a meno che non abbiate acquistato semi femminizzati, riusciremo a capire il sesso delle piante. Se la pianta sarà un maschio, vedrai piccoli grappoli verdi (simili a banane) sugli internodi delle piante. Queste strutture a sacco conterranno il polline e appariranno solo sulle piante maschili. Puoi vedere la differenza tra la pianta maschio e quella femmina nella foto (sopra).
Le piante maschili devono essere separate dalle piante femminili prima che le piccole sacche verdi si aprano e rilascino il loro polline. Se non trovi le piante maschili in tempo e le sacche si dovessero aprire, il polline potrebbe fertilizzerebbe la piante femminili vicine.
Quando impedisci alla tua pianta femminile di marijuana di essere impollinata, produrrai inflorescenze chiamate sinsemilla. Sinsemilla (in spagnolo “senza semi”) si riferisce a una pianta di marijuana femminile che non contiene semi perché non è stata fertilizzata dal polline.
Le piante di sinsemilla producono grandi quantità di resina, contenente molto principio attivo
Le piante femmine le potrai identificare dai peli bianchi che emergeranno dalle brattee a forma di pera, sempre nelle zone internodali della pianta. Tieni presente che a volte una pianta può essere ermafrodita. Ciò significa che avrà entrambi gli organi riproduttivi.
Le piante di cannabis ermafrodite possono impollinarsi da sole e rovinare il raccolto. Per questo motivo, è importante rimanere vigili e separare e distruggere tutte le piante ermafrodite con ghiandole femminili e maschili.
Una volta passata la fase di pre-fioritura (2 settimane circa), la pianta di cannabis passerà nella fase di fioritura.
Nella fase di fioritura la pianta continuerà a crescere, nuovi e rami e foglie spunteranno nella pianta per assorbire la luce che servirà per aumentare il volume dei fiori. Per fare ciò, occorrerà diminuire il tempo di luce a 12 ore giornaliere.
Durante la fase di fioritura, la tua pianta richiederà altri tipi di nutrienti. Se nella fase di crescita veniva richiesto azoto, in quella di fioritura occorrerà integrare fosforo e potassio. Noterai subito un incremento di resine nei tricomi che sprigioneranno il profumo tipico della pianta. Inoltre, dopo 8-10 settimane di fioritura, noterai crescere dei peli color bianco latte lunghi e sottili (denominati pistilli). Questi ultimi cominceranno a raggrinzire al momento della maturazione del fiore.
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Il fiore sarà maturo quando noterai che i pistilli da bianco latte passeranno ad un colore arancione. Per essere più precisi, consigliamo di utilizzare una lente digitale per controllare anche le teste dei tricomi, piccole “perle” poste agli estremi.
Saprai che i tuoi fiori saranno pronti dal momento che noterai che questi ultimi passeranno da trasparenti a color latte e ambra. La presenza di più teste di tricomi di color ambra, indicherà probabilmente un buon rapporto tra i cannabinoidi CBD e THC.
Non lasciare la pianta di marijuana maturare troppo a lungo, rischieresti che i tricomi cadano, compromettendo il sapore e gli effetti dei cannabinoidi
Se sei intenzionato a produrre fiori con più CBD ti consigliamo di raccogliere i fiori quando circa metà dei tricomi raggiungono il colore bianco latte, senza attendere che si trasformino in color ambra. In teoria questo processo farà si che verrà prodotto meno THC.
I piccoli peli (pistilli) che cresceranno dall’interno dei calici sono un altro indizio che ti aiuta a determinare quando raccogliere la tua cannabis. Il colore dei pistilli cambia da bianco brillante ad arancione ruggine o marrone alla fine della fase di fioritura della pianta.
I fiori raccolti a metà del ciclo di fioritura (quando circa metà delle teste dei tricomi saranno opache e i pistilli non saranno ancora marroni), dovrebbero produrre un rapporto più equilibrato di cannabinoidi.
Quando avrai deciso che sarà arrivato il momento di raccogliere, avrai bisogno di un buon paio di forbici o di uno strumento di potatura affilato per tagliare il tronco dalle radici in modo che possa essere asciugato.
Fai un taglio il più vicino possibile alla base della pianta, quindi procedi a tagliare in rami più piccoli. In questo modo sarà più facile far asciugare la pianta.
Una volta che avrai tagliato la tua pianta in piccole sezioni, intreccia i pezzi e appendili sottosopra alle linee di spago in una stanza buia e fresca con un livello di umidità dal 40 al 50 percento. La materia vegetale dovrebbe rimanere sospesa in questo modo per 4-6 giorni.
Una volta che i tuoi fiori avranno terminato l’essiccatura sarà arrivato il momento della concia. Taglia i fiori dai rami e mettili in un barattolo di vetro a bocca larga con un coperchio a vite. Riempi i barattoli ma senza pressare il contenuto, rischieresti di non far circolare l’aria tra loro. Conserva i barattoli al buio in un luogo molto fresco.
La concia permette di mantenere la qualità dei fiori più a lungo, oltre a far risultare il fiore più profumato e gustoso nel tempo.
I fiori dovranno restare nel barattolo per circa 15/20 giorni. Ricorda di aprire i barattoli una volta giorno, ciò consentirà l’ingresso di nuova aria e l’eventuale fuoriuscita di gas prodotto dal processo, eviterai inoltre che si formino muffe.
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