Autore: Luigi Cacciatori
L’assunzione della Cannabis congiunta alla pratica dello yoga potrebbe essere un aspetto che molti non considerano come fattibile a livello pratico: in realtà è possibile creare un equilibrio tra queste due abitudini facendo in modo da potenziare gli effetti benefici di una pratica che, non a caso, è nata proprio in India, paese che per primo ha promosso l’utilizzo della cannabis anche nella medicina ayurvedica.
Esistono tantissime tipologie di yoga -da quello meditativo a quello dinamico– ma ognuna di esse è accomunata da un minimo comune denominatore che è la concentrazione volta di fatto ad elevare il proprio spirito, connettersi col mondo creato, abbandonare certe credenze e potenziare i sensi, per poi riprendere la propria vita quotidiana con più consapevolezza e con spirito propositivo ed energico nei confronti della collettività.
I benefici dello yoga sono multisensoriali e promuovono sia un corretto utilizzo delle proprie potenzialità mentali per incrementare un senso di quiete e di benessere, sia l’elasticità e la forza muscolare nel caso del Vinyasa, apportando così modifiche sostanziali nelle capacità adattive del nostro apparato locomotore.
La pratica ascetica yogica è sempre più comune in Italia anche nel torinese, realtà in cui è presente anche Seven Hemp pioniera nel porre le basi per coniugare e dare impulso alla qualità della vendita di Marijuana legale in Italia incoraggiandone, allo stesso tempo, un’assunzione moderata ed equilibrata.
Le abitudini yogiche sono particolarmente rigide per i principianti ma in verità, nel corso del tempo, questa indeformabilità di alcune regole basilari per approcciarsi alla vita del meditatore modello non faranno altro che alimentare giorno dopo giorno una serena quiete psicofisica.
Dalla sveglia prima dell’alba alle specifiche indicazioni su come e quanto mangiare in base alla pratica del giorno fino ad approdare ai consigli ayurvedici per effettuare l’igiene personale attraverso l’utilizzo di prodotti biologici e oli naturali, potreste chiedervi: in una routine così opportunamente strutturata con un corpus di regole così categorico e scrupoloso, come si potrebbe inserire l’assunzione della Cannabis per amplificare i benefici della pratica yogica per il corpo e la mente?
Ricordiamo che le finalità dello yoga rimandano al raggiungimento di uno stato di armonia assoluta che possa cristallizzare una sensazione di appagamento costante nei confronti della vita che la natura ha donato all’uomo, ottemperando alla pratica della gratitudine, della benevolenza e soprattutto dell’amore nei confronti del prossimo rispettando comunque il valore del proprio spazio vitale.
L’assunzione di Cannabis attraverso vaporizzatori cbd o di Olio CBD incentiva la stabilizzazione del giusto assetto mentale per prepararsi all’indagine e alla scoperta di sé stessi: non si può prescindere da questo se si è alla ricerca di una pratica che possa fare ascendere la caratura della propria anima e del proprio spirito.
Acquisire dunque consapevolezza di sé stessi, partendo dal sentire le micro pulsazioni del proprio corpo nelle proprie attività biologica – l’ energia vitale per intenderci- e conoscerla a fondo per poterla proiettare e irradiare nel mondo, è sicuramente difficile ma aiutandosi con delle sostanze adatte che possano canalizzare uno stato di quiete e autocoscienza prima di una sessione yogica potrebbe essere un ottimo modo per iniziare.
Il giusto mezzo è sicuramente il valore portante che deve sottendere alla pratica d’assunzione di Cannabis prima di cimentarsi in una pratica yogica, mentre si rivela essere meno ferrea la logica che guida l’autosomministrazione del CBD o cannabidiolo il quale non ha effetti controproducenti che possano alterare lo stato psichico.
Quest’ultimo è un prodotto derivato dalla cannabis che ha effetti antidolorifici -quindi utile da assumere nel caso in cui si abbiano degli indolenzimenti sparsi che potrebbero inficiare sulla buona riuscita della routine yogica- e implementa le condizioni di distensione mentale in virtù delle sue doti calmanti e sedative; infine, assumere qualche goccia di olio CBD prima di andare a dormire fornisce un senso di rilassatezza maggiore per assicurarsi un sonno di qualità.
Assumere sostanze tamasiche – termine usato contemplando il significato originario di questa parola come sostantivo che indica pesantezza- come la Cannabis invece è ampliamente questionato.
Sebbene esista una particolare varietà di yoga che approva e gradisce la sua regolare assunzione -ossia il Ganja Yoga– molti altri veterani di questo mondo non sono affatto d’accordo circa i benefici della sua assunzione: il motivo pone le proprie basi sui rischi che potrebbero scaturire da un uso smodato della Cannabis e della sua sostanza psicoattiva, il Tetraidrocannabinolo, la quale potrebbe alterare di fatto non solo l’equilibrio psicologico ma anche il sincronismo dei movimenti muscolari.
Per quanto concerne il dosaggio, in realtà, non esistono delle informazioni precise poiché, come ben sappiamo, la Cannabis ha effetti diversi limitatamente alla persona che ne fa uso: bisognerebbe dunque valutarne la posologia caso per caso e identificare il giusto mezzo che permetta di beneficiare dell’assunzione della sostanza evitando che la dose possa provocare un’esaltazione non funzionale ai fini della pratica yogica.
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