Autore: Luigi Cacciatori
In molti si pongono una domanda quando valutano l’idea di acquistare dei semi di cannabis light in Italia. È possibile farlo in maniera legale o si rischia di incappare in multe o peggio ancora? Quali sono le disposizioni legislative nel nostro paese per quanto riguarda l’acquisto dei semi di marijuana legale, che sia per collezionismo oppure per la coltivazione in casa e quali sono esattamente i limiti imposti?
In questa guida cercheremo di mettere in luce la risposta a questa domanda nella maniera più esaustiva possibile, cercando di essere precisi e dettagliati riguardo la quantità di principio attivo contenuto nei semi e sulle norme relative alla detenzione e alla coltivazione di questo prodotto affascinante e dai moltissimi usi. È infatti comprovato che la cannabis light può essere applicata in maniera efficace a moltissime operazioni per la cura del corpo e l’igiene personale, ma anche nel sollievo dallo stress e moltissimi altri fattori. Per maggiori informazioni sugli effetti della cannabis legale ed il suo utilizzo potete consultare il nostro blog di Seven Hemp. Ecco quindi tutto ciò che c’è da sapere sulle leggi per l’acquisto di semi di marijuana legale.
La risposta a questa domanda è in effetti molto banale: sì, acquistare semi di cannabis light nel territorio italiano è legale e non si corre alcun tipo di rischio. Ovviamente è necessario recarsi da un rivenditore legalmente autorizzato alla vendita, di questi è possibile trovarne molti nella propria città, soprattutto nelle città grandi. In alternativa è possibile acquistare prodotti a base cannabis light attraverso gli store online che solitamente spediscono tramite corriere in tutta Italia.
Questo però non significa che non ci siano restrizioni sul prodotto, non tutti i semi sono infatti possibili da acquistare, e ciò dipende dalla quantità di principio attivo contenuto in essi. È infatti vietata all’interno della giurisdizione italiana sia la vendita che l’acquisto di prodotti ad alto contenuto di THC, ovvero il principio attivo che genera il classico effetto “sballo”. I semi di cannabis light possiedono invece un quantitativo molto alto di CBD, un altro principio attivo contenuto nella canapa, che ha molti effetti benefici sul corpo e sulla mente, mentre il loro livello di THC è molto molto basso.
La Corte di Cassazione è stata molto chiara, la marijuana light è una pianta che può essere legalmente coltivata sia dalle aziende che dai privati, senza limitazioni sul luogo. È infatti possibile coltivare questo speciale tipo di pianta di marijuana anche in casa propria, proprio perchè non contiene alcun principio attivo illegale. Ci sono però ovviamente alcune regole da seguire.
Innanzitutto, come detto in precedenza, è necessario acquistare i semi di cannabis light da un rivenditore autorizzato che possa certificare la provenienza del prodotto e le sue caratteristiche per quanto riguarda la quantità di THC e CBD contenuti all’interno. È poi necessario conservare la documentazione e le fatture d’acquisto per almeno 12 mesi dall’acquisizione del prodotto. Sono moltissime le persone che oggi scelgono di coltivare i semi di cannabis light in casa sia perchè è molto comodo monitorare i vari fattori che potrebbero compromettere la coltivazione, ma anche perchè è molto semplice gestire le attrezzature. Il risparmio che si ottiene coltivando in casa è in effetti non trascurabile ed il processo che porta alla fioritura è molto gratificante anche per chi non possiede il pollice verde.
Questo punto è un po’ più spinoso. La legge italiana infatti non è molto chiara su questo argomento e sono tanti quelli che dicono che sostengono che la coltivazione di semi di marijuana per uso personale sia in effetti consentita nel nostro Paese. Questo è detto a causa di una sentenza della cassazione che, per la prima volta in Italia, ha stabilito che l’uso domestico in quantità minime non fosse reato.
Questo è successo nel Luglio 2019, e ha dato molta speranza agli appassionati di questo prodotto per uno svecchiamento delle leggi italiane in questo senso. Ciò non è però avvenuto e, nonostante questa sentenza, non è ancora del tutto chiaro quali siano le quantità minime che si possono detenere senza rischiare di violare la legge. Le attrezzature per la coltivazione in casa devono essere infatti abbastanza rudimentali affinchè non ci sia alcun dubbio che la produzione sia atta alla vendita illegale di questo prodotto.
È a causa di queste incertezze che sconsigliamo di trattare con prodotti che non siano derivati dalla cannabis light, che è invece totalmente legale e permette di beneficiare di moltissimi effetti. È infatti comprovato che il CBD, anche se non induce nessuna sensazione di sballo, sia comunque molto utile in molti campi: dalla cura personale ad applicazioni mediche in psichiatria, per il riequilibrio del sonno, come analgesico o anti infiammatorio. Per acquistare marijuana legale visita il nostro store in cui troverai una larga varietà di infiorescenze e prodotti derivati a base di olio di canapa o altri estratti di cannabis light.
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