Articolo pubblicato il: 24 Ottobre 2024

Autore: Luigi Cacciatori

Nuova legge stradale: patente ritirata se sei sotto effetto di THC, ma nessun problema con il CBD

Nuova legge stradale: patente ritirata se sei sotto effetto di THC, ma nessun problema con il CBD

Recentemente, una nuova legge stradale italiana ha introdotto misure più severe per chi viene trovato alla guida sotto l’effetto di THC, il principale composto psicoattivo della cannabis. La normativa prevede il ritiro immediato della patente in caso di accertamento dell’assunzione di questa sostanza. Tuttavia, chi utilizza cannabis legale, come il CBD, non corre lo stesso rischio. Vediamo perché.

Cosa dice la nuova legge sul THC?

Con l’inasprimento delle normative stradali, le forze dell’ordine sono ora autorizzate a ritirare la patente a chiunque venga trovato sotto l’effetto di THC durante i controlli stradali. Questo composto, presente nella cannabis psicoattiva, è noto per i suoi effetti alteranti sulla percezione e le capacità motorie, rendendo pericoloso mettersi alla guida dopo averne assunto anche piccole quantità. Se durante un controllo stradale viene rilevata la presenza di THC nel tampone (test salivare THC), la sanzione è immediata e severa: ritiro della patente sul posto, oltre a possibili sanzioni pecuniarie e penali.

Cos’è e come funziona il test salivare per THC?

Il test salivare per il THC è una tecnica utilizzata dalle forze dell’ordine per verificare rapidamente la presenza di tetraidrocannabinolo (THC) nella saliva di una persona. Ecco come funziona il test, in sintesi:

1. Campionamento della saliva

Il test inizia con il prelievo di un campione di saliva. Viene utilizzato un tampone (una sorta di bastoncino con una spugnetta all’estremità) che viene posizionato all’interno della bocca della persona, spesso sotto la lingua o sulla guancia, per raccogliere un campione di saliva.

2. Analisi del campione

Il tampone viene poi inserito in un dispositivo di lettura rapido o conservato per essere inviato a un laboratorio per un’analisi più approfondita. I test rapidi possono fornire risultati in pochi minuti, mentre quelli di laboratorio richiedono più tempo.

3. Rilevamento del THC

Il test cerca la presenza di THC e dei suoi metaboliti, che indicano l’uso recente di cannabis. Il THC è il composto psicoattivo della cannabis che rimane nella saliva per un periodo relativamente breve, solitamente dalle 6 alle 12 ore dopo l’uso, a seconda della quantità consumata, della frequenza d’uso e del metabolismo individuale.

4. Risultati

Positivo: Se il test rileva tracce di THC, la persona può essere considerata sotto l’influenza della cannabis. In questo caso, potrebbero essere adottate misure legali come la denucnia da parte delle forze dell’ordine e il ritiro immediato della patente di guida.

CBD e THC: qual è la differenza?

Mentre la cannabis ricca di THC può alterare le capacità cognitive e motorie, il CBD (cannabidiolo) è un cannabinoide non psicoattivo, largamente utilizzato per i suoi benefici terapeutici senza provocare “sballo” o alterazione mentale. Il CBD è legale in Italia e in molti altri paesi poiché contiene solo tracce minime di THC (inferiori allo 0,5% per legge), una quantità insufficiente a provocare effetti psicoattivi e un effetto positivo nel test salivare THC.

Perché il CBD non compromette la tua patente?

Chi fa uso di prodotti a base di CBD, come oli, capsule o infiorescenze legali, non rischia il ritiro della patente durante i controlli stradali. Questo perché le concentrazioni di THC presenti nei prodotti al CBD sono così basse da non risultare rilevabili o, comunque, da non produrre effetti psicoattivi. Anche se i test stradali rilevano la presenza di tracce di THC, queste non saranno sufficienti per applicare le sanzioni previste per l’assunzione di sostanze alteranti.

I prodotti a base di CBD sono regolamentati e testati per garantire che rispettino le norme legali sui livelli di THC, offrendo così una sicurezza per chi li consuma, soprattutto per chi si mette alla guida.

Conclusioni

La nuova legge sul ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di THC rappresenta un forte deterrente per chi utilizza cannabis psicoattiva. Tuttavia, chi utilizza CBD legale non ha nulla da temere, grazie alla presenza di tracce minime di THC, insufficienti a influenzare le capacità di guida o a violare la legge.

Se vuoi godere dei benefici della cannabis senza rischiare la tua patente, il CBD è la scelta migliore. Assicurati sempre di acquistare prodotti certificati e legali, e potrai continuare a guidare senza preoccupazioni.

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