Autore: Luigi Cacciatori
Dunque, è possibile acquistare dei semi di marijuana legale e far crescere le proprie piante direttamente in casa, e in questo articolo andremo a dare alcuni consigli su come fare, quali prodotti utilizzare e quali sono le tecniche migliori per far crescere delle piante in salute e di qualità.
Quindi, se abbiamo deciso di coltivare le nostre piante di marijuana legale in casa, ci sono alcuni aspetti che dobbiamo tenere in considerazione prima di mettere mano a vasi, terreno e semi e dare sfogo al nostro pollice verde. Innanzitutto, è quasi scontato che bisognerà scegliere la varietà di semi da coltivare, e chi è appassionato di canapa legale sa benissimo quanto ampia sia la varietà a disposizione. Trattandosi di una coltivazione ad uso strettamente personale, l’opzione migliore sarà quindi scegliere la varietà che ha avuto gli effetti migliori sul proprio corpo, per quanto riguarda azioni antiinfiammatorie, di rilassamento, e quant’altro.
Dopodiché, sarà necessario essere a conoscenza di alcuni elementi che fanno in modo che la crescita della pianta avvenga nelle migliori condizioni possibili, come ad esempio il fatto che questa necessiti di almeno 12 ore di luce al giorno, le quali possono essere fornite con dei generatori appositi per le piante coltivate all’interno, mentre per le piante che crescono all’esterno, sarà necessario avere l’accortezza di attendere un periodo dell’anno in cui questo numero di ore di luce diurna può essere garantito. Sarà poi necessario fare attenzione al ricambio d’aria, facendo attenzione che non si accumuli mai aria stantia che potrebbe favorire la crescita di muffe e parassiti.
Lo stesso vale anche per le condizioni di temperatura ed umidità: chi sceglie di coltivare le proprie piante all’esterno, ovviamente non può farci nulla, e dovrà adattarsi alle condizioni climatiche, mentre chi sceglie la coltivazione all’interno può dotarsi di appositi strumenti che regolino questi due fattori e, soprattutto, li mantengano costanti.
L’ultima cosa, è che per crescere bene e in salute le piante di cannabis legale hanno bisogno di nutrienti, che possono essere forniti sia dal terreno che dall’acqua, e in particolare per le coltivazioni indoor sarà necessario procurarsi dei sistemi appositi per trasportare le sostanze nutritive alle piante utilizzando l’acqua.
A questo punto, una volta presi in considerazione tutti questi elementi, sarà possibile iniziare con la coltivazione della cannabis light, e dunque facendo germinare i semi che avete acquistato. Questo passaggio si può compiere in diversi modi, sia direttamente nel terreno dove poi crescerà la pianta, sia in altri modi, come posizionando i semi su un tovagliolo di carta umido tenuto al buio, in cubetti di lana di roccia, e molto altro.
Una volta che appariranno le prime foglie comincerà la cosiddetta fase vegetativa, dove la pianta esegue la fotosintesi e cresce avviando il suo metabolismo. A questo punto, sarà necessario iniziare a mantenere le piante nelle giuste condizioni di umidità, temperatura ed esposizione alla luce, ed ovviamente fornirle i giusti nutrienti attraverso il terreno e l’acqua.
L’ultima fase della crescita delle vostre piante sarà quella della fioritura, in cui inizieranno a svilupparsi le gemme che poi si andranno a raccogliere. A questo punto è importante ricordare che nelle ultime settimane sarà possibile smettere di fornire nutrienti alla pianta e basterà innaffiarla con acqua pura. Quando le gemme saranno mature potrete raccoglierle per poi lasciarle essiccare, e per questo esistono diverse tecniche, e sta a voi utilizzare quella che preferite.
Ad esempio, è possibile rimuovere tutte le foglie quando la pianta è ancora in piedi, oppure rimuovere solo quelle più grandi, per poi appendere la pianta ad essiccare in apposite rastrelliere. Non esistono delle regole precise in questa fase, ma c’è solamente una cosa essenziale a cui si deve fare attenzione, ovvero di non toccare i tricomi per evitare di rovinarli.
Quando le gemme sono secche, potrete conservarle in un barattolo con chiusura ermetica, che però andrà aperto almeno una volta al giorno per le prime due settimane per eliminare l’umidità in eccesso, e una volta trascorso questo tempo, almeno una volta alla settimana, sempre per eliminare l’umidità ed evitare la formazione di muffe.
Coltivare cannabis light è un processo lungo, che richiede tempo, impegno e dedizione, e sono diversi i fattori a cui bisogna fare costantemente attenzione, ma se seguirete tutti questi passaggi correttamente otterrete senza dubbio degli ottimi risultati!
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