Autore: Luigi Cacciatori
L’ansia e lo stress possono talvolta diventare così intensi da compromettere significativamente la qualità della vita quotidiana. Spesso, i segnali di una salute mentale fragile vengono ignorati fino a quando il corpo non trova un modo per esprimere il proprio malessere. Ad esempio, attraverso manifestazioni cutanee, disturbi gastrointestinali, ritenzione idrica o persistente affaticamento. Solo allora si decide di intervenire.
Il cannabidiolo (CBD) può avere un notevole impatto positivo, agendo come un regolatore nell’ansia e contribuendo alla sua prevenzione. Come un riequilibratore, il cannabidiolo ripristina l’equilibrio all’interno del sistema endocannabinoide, che è responsabile della regolazione delle principali funzioni fisiologiche del nostro corpo. In particolare, il CBD interagisce con i recettori CB2, con i neurotrasmettitori GABAergici e aumenta i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore e contribuisce a una sensazione di serenità e rilassamento.
In questo articolo, quindi, ci occuperemo di illustrare gli studi scientifici a supporto dell’assunzione di prodotti a base di CBD per trattare gli stati di ansia e stress, e vedremo anche come assumere al meglio questo tipo di prodotti.
L’ansia, insieme alla paura e allo stress, rappresenta una risposta adattativa del nostro organismo di fronte a potenziali minacce.
Quando ci troviamo in situazioni di pericolo, il livello di cortisolo aumenta, il cuore inizia a battere rapidamente e il corpo si prepara a utilizzare tutte le sue risorse per reagire. Tuttavia, quando questa risposta non è adeguatamente correlata a una minaccia esterna reale, l’ansia può diventare essa stessa una minaccia.
L’ansia e lo stress cronici possono provocare sintomi fisici e psicologici debilitanti, tra cui:
A lungo termine, il disturbo d’ansia influisce negativamente sulla qualità della vita, compromettendo la salute fisica e mentale di chi ne soffre.
Disturbi come l’ansia generalizzata, l’ansia da prestazione e gli attacchi di panico possono influire sulla qualità del lavoro, delle relazioni interpersonali e sulla capacità di stare bene con sé stessi e con gli altri.
Purtroppo, spesso per combattere il disturbo d’ansia si fanno ricorso a farmaci come le benzodiazepine e gli antidepressivi. Tuttavia, questi farmaci possono anche causare effetti collaterali che, soprattutto nel lungo periodo, possono diventare un ulteriore problema per l’individuo. Sebbene in alcuni casi, nei quali sono presenti specifiche patologie diagnostiche, i trattamenti farmacologici possano essere inevitabili, esistono molti altri casi in cui si può fare affidamento su ansiolitici naturali come il CBD. Il CBD è un componente naturale della pianta di canapa che agisce in modo efficace sul sistema nervoso periferico e centrale senza causare effetti psicotropi.
Uno studio recente ha confermato che il CBD rappresenta un’opzione valida caratterizzata da un’ampia gamma di sicurezza ed efficacia. Inoltre, quando utilizzato in combinazione con terapie cognitive, può fornire un aiuto naturale nell’affrontare l’ansia, migliorando la qualità della vita delle persone e consentendo una migliore interazione con l’ambiente circostante. Non sono stati osservati effetti collaterali significativi sia nell’uso singolo del CBD, sia quando viene utilizzato insieme a farmaci. In alcuni casi, sono stati segnalati anche miglioramenti in altre patologie concomitanti.
I risultati di un altro studio pubblicato nel novembre 2022 hanno dimostrato l’efficacia del CBD full spectrum nel significativo ridurre i livelli di ansia, mantenendo allo stesso tempo un profilo di sicurezza e tollerabilità adeguato.
Già nel 2015, una revisione degli studi pubblicata sulla rivista Neurotherapeutics aveva analizzato gli effetti del CBD nel trattamento dell’ansia. Questa revisione includeva 49 studi preclinici, clinici ed epidemiologici, nonché ricerche che utilizzavano tecniche di neuroimmagine per studiare il metabolismo cerebrale. I risultati confermarono l’efficacia del CBD nel ridurre gli stati d’ansia.
Un altro studio condotto nel 2018 da ricercatori dell’Università di Washington, pubblicato sul Journal of Affective Disorders, coinvolse un campione di oltre 1.400 partecipanti per indagare l’efficacia dei prodotti a base di cannabis nell’affrontare ansia e stress. Attraverso un’applicazione che raccoglieva in modo anonimo i dati dei partecipanti, inclusi la quantità e il tipo di cannabis utilizzati e gli effetti riscontrati, è emerso che più della metà (58%) dei partecipanti ha riportato una significativa riduzione dell’ansia. In particolare, è stata indicata la varietà di cannabis legale in Italia ad alto contenuto di CBD e basso contenuto di THC come la più efficace nel trattamento di ansia e depressione.
Inoltre, diversi studi scientifici, come una revisione condotta dalla New York School of Magazine, hanno esaminato la capacità del CBD di contrastare l’ansia nel disturbo da stress post-traumatico, nel disturbo ossessivo-compulsivo e nel disturbo d’ansia generalizzata. L’insieme di queste ricerche sembra suggerire che l’uso del CBD sia sicuro, a condizione che provenga da fonti affidabili e certificate.
Il dosaggio del CBD varia in base alla risposta individuale all’assunzione di diverse quantità di CBD. Fino ad oggi, la maggior parte degli studi scientifici ha confermato la completa sicurezza del principio attivo.
I dosaggi consigliati possono variare da 50 mg a 120 mg di CBD al giorno. È consigliabile iniziare con un dosaggio basso e aumentare gradualmente fino a raggiungere l’effetto desiderato. Ad esempio, un dosaggio ideale per iniziare potrebbe essere di 5 gocce al mattino e 5 gocce alla sera. Per disturbi d’ansia lievi, si consiglia di utilizzare un olio di CBD al 5%. In caso di attacchi di panico e ansia cronica, è preferibile utilizzare un olio al 15%.
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