Autore: Luigi Cacciatori
Cos’è la cannabis ruderalis? La cannabis ruderalis è una particolare tipologia di cannabis conosciuta solo dagli esperti consumatori di questa sostanza. Tale tipologia di cannabis è, infatti, nota tra gli intenditori per la sua capacità di crescere anche in condizioni che ucciderebbero la maggior parte delle piante di marijuana. Tale pianta è originaria dell’Asia e dell’Europa centro-orientale, zone caratterizzate da un clima estremamente freddo.
La cannabis ruderalis è costituita da semi estremamente resistenti, in grado di resistere a condizioni climatiche particolarmente impervie. Questi ultimi, infatti, riescono a sopravvivere anche se staccati dalla pianta. Essi rimarranno sul terreno fino a quanto le condizioni climatiche consentiranno loro di riattivarsi, dando vita alle piantine.
Ma da dove deriva il nome di questa pianta sconosciuta? Il nome ruderalis deriva dal latino ruderal o rudera e si traduce come macerie o ruderi. Questo nome deriva, molto probabilmente, dalla capacità di questa pianta di crescere in terreni devastati dall’uomo a causa dell’edilizia o di veri e propri disastri naturali. Spesso, infatti, esse crescono, come delle vere e proprie piante selvatiche, sul ciglio delle strade o su terreni abbandonati. Ma quali sono le caratteristiche di questa pianta? La cannabis ruderalis si caratterizza, non soltanto per la sua elevata resistenza, ma anche per altre singolari caratteristiche.
Innanzitutto, essa si presenta come una delle più piccole tra tutte le tipologie di piante di cannabis presenti in natura. Possiede, inoltre, steli molto spessi e foglie estremamente larghe. Di conseguenza, i germogli di cannabis ruderalis sono più piccoli rispetto ai germogli nati da altri tipi di piante. Nonostante ciò, essi sono estremamente forti e robusti. Ma ciò che realmente distingue questa tipologia di cannabis dalle altre è l’essere autofiorente.
A differenza della canapa sativa e di quella indica, che necessitano di illuminazione per poter fiorire, la cannabis ruderalis inizia a fiorire, indipendentemente dalla presenza di luce, dopo circa 21-30 giorni dopo esser stata piantata. Dunque, dopo circa un mese dall’inizio della fioritura, essa sarà pronta per essere raccolta.
La cannabis ruderalis presenta livelli molto bassi di THC che fanno sì che questo tipo di cannabis non crei alcun effetto psicotropo. Proprio per questo, essa viene poco coltivata dai consumatori abituali di cannabis che sono, generalmente, alla ricerca di una sensazione di leggero stordimento. Nonostante ciò, la cannabis ruderalis possiede un effetto estremamente calmante e rilassante dovuto all’elevata presenza di CBD, il che un ottima sostanza da utilizzare a scopo medico.
Nonostante, come accennato, essa non sia molto apprezzata tra gli abituali consumatori di cannabis, la Cannabis Ruderalis è, invece, molto amata dai coltivatori di marijuana alle prime armi. Ciò in quanto, essendo in grado di crescere anche in condizioni piuttosto disastrose, coltivarla sarà inevitabilmente più facile. La pianta infatti, come già accennato, inizia a fiorire a partire dai 21/30 giorni da quando è stata piantata in maniera autonoma, quindi senza necessità di particolari tipi di illuminazione.
Le caratteristiche di tale tipologia di cannabis italiana consentono, inoltre, a chi la coltiva di creare innesti tra cannabis sativa, ruderalis e indica, differenziabili sulla base del livello di THC presente.
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