Autore: Luigi Cacciatori
Gli studi e le ricerche riguardanti i vari cannabinoidi, sia quelli presenti in natura sia quelli sintetizzati in laboratorio, sono sempre in continua evoluzione e portano alla scoperta di nuovi cannabinoidi, i quali sono si distinguono tra loro sulla base di alcune caratteristiche e alcuni aspetti, che rendono ogni cannabinoide unico nel suo genere.
Se, per esempio, gli studi e le ricerche condotti in merito al CBD sono ormai ad uno stato avanzato e, per questo motivo, possiamo dire di conoscere il cannabidiolo (la cui sigla è proprio CBD) ormai alla perfezione, essendo coscienti di tutti gli effetti benefici di cui questo prodotto è capace, così come anche gli effetti collaterali (che – va detto – sono pressocché inesistenti), questo stesso discorso non è valido per gli altri cannabinoidi, specialmente quelli scoperti o approfonditi solamente di recente.
Tra questi nuovi cannabinoidi, ce ne sono due che stanno prendendo il sopravvento nell’informazione pubblica e su cui i ricercatori si stanno concentrando in maniera particolare: l’HHC e l’H4CBD. Questi due cannabinoidi hanno diversi punti in comune.
Probabilmente, sono proprio gli effetti a rappresentare la differenza tra l’HHC e l’H4CBD: per saperne di più, analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche di questi due cannabinoidi nei due paragrafi successivi.
Se si parla di cannabis legale in Italia, è impossibile non aprire una piccola parentesi riguardante l’HHC.
HHC è la sigla che indica l’esaidrocannabinolo, un cannabinoide semi-sintetico, che – come abbiamo già anticipato – viene prodotto e creato in laboratorio attraverso un processo chimico. Solo di recente gli studi e le ricerche si sono concentrati su questo cannabinoide, la cui scoperta in realtà risale al 1944, anno in cui il chimico americano Roger Adams ha sintetizzato per la prima volta questo cannabinoide. Esattamente come gli studi legati a questo cannabinoide, anche chi si occupa di vendere HHC ha lanciato questo prodotto sul mercato solo di recente, dal momento che fino a qualche anno fa quest’ultimo era sconosciuto anche agli esperti.
Ma, quindi, quali sono nello specifico gli effetti dell’HHC? Gli studi condotti sino ad ora, hanno dimostrato che gli effetti di questo cannabinoide sono molto simili a quelli del CBD, ma sembrerebbero essere più accentuati e, nel dettaglio, sono i seguenti:
Per quanto riguarda, invece, gli effetti collaterali dell’HHC, le notizie in merito sono ancora piuttosto scarse, ma non c’è ragione di pensare che questo cannabinoide presenti particolari effetti nocivi per l’organismo.
Come abbiamo anticipato, esattamente come l’HHC, anche l’H4CBD, sigla che indica il tetraidrocannabidiolo, è un cannabinoide sintetico, creato in laboratorio proprio a partire dal CBD. A differenza dell’HHC, che è stato scoperto quasi per caso, l’H4CBD è stato creato ad un preciso scopo: quello di migliorare le proprietà terapeutiche del CBD e di migliorarne anche la solubilità nell’acqua.
Se gli studi e le ricerche riguardanti l’HHC sono ancora alle origini, lo stesso si può dire di quelli riguardanti l’H4CBD, che è l’ultimo cannabinoide scoperto in ordine cronologico: per questo motivo, sono ancora pochi i negozi e gli e-commerce autorizzati che si occupano della vendita H4CBD.
Per quanto riguarda gli effetti dell’H4CBD, vale lo stesso discorso già fatto per l’HHC: l’H4CBD ha effetti molto simili al CBD, ma caratterizzati da una maggiore potenza. Più nello specifico, gli effetti derivanti dall’H4CBD sono legati alle sue proprietà, che sono le seguenti:
Gli effetti collaterali dell’H4CBD non sono ancora stati studiati adeguatamente, per cui è ancora presto per pronunciarsi su questo aspetto.
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