Autore: Luigi Cacciatori
Per molti “tritare” l’erba con le dita è diventata un abitudine, con questo non vogliamo dire che non sia funzionale, ma se continuerai a leggere questo articolo capirai tu stesso che questo metodo sia il più errato.
I cannabinoidi principali della marijuana (come il THC e il CBD) e i terpeni (come ad esempio il pinene e il limonene) si trovano in diverse concentrazioni sui germogli della cannabis. I terpeni sono quei minuscoli cristalli che conferiscono all’erba l’alta qualità se sono presenti in abbondanza, inoltre sono proprio loro a contenere le sostanze che andranno a garantire l’effetto desiderato. Tritare l’erba con il grinder offre diversi vantaggi, come ad esempio; una perdita minore dei tricomi e una combustione più uniforme di questi ultimi.
I grinder posso essere acquistati in diversi negozi, come ad esempio nelle tabaccherie e negli smart shop, oppure potrai acquistarli online su diversi siti e-commerce. Come anticipato si possono trovare di diverse dimensioni (anche con più comparti) e materiali. Esistono anche modelli con un contenitore di raccolta per il Kief.
1# Togliere il coperchio superiore
Utilizza le dita per sminuzzare grossolanamente le inflorescenze più grandi e posizionale tra le dentature del grinder. Non appoggiare i fiori al centro del grinder (dov’è posizionato il magnete), in quel punto non verranno tritati
Personalmente insieme all’erba inserisco una punta di tabacco per amalgamare bene il tutto, ma sono gusti personali
2# Inserire il coperchio del grinder
Dopo aver inserito il coperchio dentato occorre premere per mandare in battuta, ruotare il coperchio con il resto del corpo in sensi opposti per circa 10 volte. Non vi preoccupate se sentirete una leggera resistenza all’inizio, è normale.
3# Aprite il grinder
Subito dopo aver aperto il grinder sarete pervasi dal profumo della vostra marijuana. Se sarà di buona qualità noterete una consistenza morbida al tatto e umidiccia (saranno i tricomi pieni di resina che si saranno amalgamati all’intera mista).
Svuotare il grinder sulla cartina anticipatamente preparata, oppure inserirlo all’interno del serbatoio di un vaporizzatore. Per un lavoro fatto bene potrebbe servirti anche un piccolo pennellino per rimuovere tutti i rimasulgli incastrati tra i denti del grinder.
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Esistono molti tipi di grinder che si differenzieranno per forme e materiali, ma dipenderà anche dal badget a tua disposizione. Per coloro che cercano portabilità ed un costo contenuto andrà bene un grinder a due scomparti, per i più esigenti esistono anche modelli elettrici.
I grinder elettrici sono super veloci ma parecchio scomodi da trasportare e avranno bisogno di una presa elettrica. Un altro svantaggio dei grinder elettrici è la velocità con cui tritano la marijuana, infatti se non si farà attenzione tenderà letteralmente a polverizzare il l’erba, disintegrando tutto ciò che c’è all’interno. A causa di questi svantaggi, i modelli elettrici tendono ad essere meno popolari tra i fumatori, a meno che tu non debba macinare rapidamente una grande quantità di fiori.
Questi modelli sono tra i più semplici e meno costosi. Il grinder a due pezzi per intenderci è quello che abbiamo utilizzato nell’esempio, è dotato di un solo comparto e di due pezzi (corpo e coperchio), non ha una camera di raccolta per il kief . Questi tipi tendono ad essere realizzati con una varietà di materiali tra cui in legno, plastica e metallo (in metallo sono i più costosi).
Questi grinder sono i più popolari tra i fumatori abituali. Sebbene possano essere più costosi di quelli a 2 pezzi, grazie alle loro funzionalità aggiuntive valgono i soldi che vengono spesi per aggiudicarseli. Infatti oltre al comparto dentato, sono dotati di un punto di raccolta del kief che, durante la tritatura cade all’interno del un serbatoio aggiuntivo tramite dei fori. Questo tipo di grinder di solito viene fabbricato interamente in metallo per garantirne efficienza e durata.
È sempre importante pulire il grinder, un accumulo della “vecchia” resina potrebbe intaccare il sapore dei successivi fiori di marijuana che andremo a consumare
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