Autore: Luigi Cacciatori
L’olio CBD è un prodotto che viene estratto dalla pianta della canapa e che viene spesso utilizzato per i numerosi effetti benefici che ha sull’organismo. Sempre più persone, per risolvere i propri problemi di salute, fanno ricorso a diversi prodotti che contengono olio CBD: lo si può trovare, infatti, in gocce da assumere, all’interno di creme, unguenti e perfino nel formato di comode pillole. Secondo alcuni, l’olio CBD ha anche dei notevoli effetti favorevoli sul corpo se assunti ogni giorno.
A livello scientifico, la ricerca sui prodotti a base di CBD è ancora in corso, ma molti degli effetti che gli erano stati attribuiti sono in effetti stati confermati. Attualmente si sta cercando di capire se gli effetti benefici già conosciuti possono essere di aiuto nel curare o lenire i sintomi di alcune patologie gravi e se ci sono altri effetti benefici che non sono stati ancora individuati. Sicuramente, gli studi conclusi hanno dato risultati estremamente positivi sull’utilizzo dei prodotti a base di olio CBD e quelli ancora in corso stanno dando diversi risultati promettenti.
Ma quali sono le proprietà dell’olio CBD che lo rendono così benefico per il nostro organismo? Quali sono le controindicazioni per l’utilizzo dei prodotti a base di olio CBD? Per rispondere a queste domande, bisogna approfondire la propria conoscenza su questo prodotto, a partire dal cannabidiolo, ovvero il principio attivo la cui abbreviazione dà il nome all’estratto della pianta.
Il cannabidiolo, che viene appunto abbrevviato in CBD, è un composto chimico naturalmente presente nella pianta della canapa essiccata. A seconda della specie della pianta, il valore di CBD contenuto all’interno della pianta può variare fino all’essere quasi assente. In passato veniva fatta posa distinzione tra questo principio attivo ed il tetraidrocannabidiolo, un altro dei principi attivi della canapa più famoso con l’abbreviazione di THC. In realtà le differenze tra questi due composti chimici sono sostanziali, soprattutto a livello di effetti sull’organismo, ma il pregiudizio che da sempre circonda la canapa ed i suoi derivati ha impedito per molto tempo di fare chiarezza attraverso degli studi.
Con la progressiva apertura del mondo verso la liberalizzazione della Cannabis, sempre più case farmaceutiche hanno deciso di indagare sugli effetti benefici che la canapa ed i suoi derivati potevano avere sull’organismo umano. Questo ha permesso di scoprire le numerose applicazioni che i prodotti a base di cannabidiolo potevano avere in ambito farmaceutico e non, oltre a fornire una maggiore consapevolezza sui cannabinoidi in generale. Il CBD, ad esempio, non ha gli stessi effetti psicotropi del THC, ma è stato dimostrato come abbia degli effetti calmanti ed analgesici che possono andare a limitare alcuni effetti del tetraidrocannabidiolo e potenziarne altri.
Con la legalizzazione della cannabis light in Italia, si è potuto osservare un vero e proprio picco nell’interesse dei prodotti a base di cannabidiolo: sono sorti moltissimi negozi specializzati nella vendita di cannabis light legale e di prodotti derivati dalla canapa che ancora oggi registrano un notevole successo, a dimostrazione che non si è trattato solo di un interessamento scaturito unicamente dalla novità. Tutti i prodotti presenti in questi negozi sono perfettamente legali, perché non superano mai il limite dello 0,2% di THC imposto dall’Europa; negli Stati Uniti, invece, questo limite è leggermente più alto, quindi si sconsiglia fortemente di acquistare prodotti derivati dalla canapa di importazione, perché si potrebbe incorrere in problemi di natura legale anche gravi.
Come già accennato in precedenza, l’olio CBD viene spesso utilizzato per i suoi molteplici effetti benefici sull’organismo. Le proprietà del CBD riescono a coinvolgere diversi sistemi del corpo perché queste interagiscono con il sistema endocannabinoide, ovvero un sistema biologico davvero complesso che ha lo scopo di mettere in comunicazione le cellule. I cannabinoidi in generale riescono ad interagire con questo sistema perché sono estremamente simili agli endocannabinoidi, ovvero le molecole che si interfacciano ai recettori di questo sistema. Naturalmente, l’esatta natura dell’interazione tra questi elementi è molto più complessa e, in alcuni casi, ancora sotto osservazione e studio da parte di scienziati e medici, ma questa semplificazione permette di comprendere come i prodotti a base di cannabidiolo possano avere effetti positivi su diverse parti del corpo mano contemporaneamente.
Tra le proprietà più conosciute dell’olio CBD ci sono quelle di rilassamento muscolare e di distensione dei nervi. L’azione calmante e miorilassante di questo prodotto lo ha reso un must-have tra gli sportivi, che ritengono utile assumerlo prima degli allenamenti e delle competizioni importanti sia per alleviare gli stati di nervosismo, sia per prevenire possibili crampi o piccoli infortuni. Grazie alle sue proprietà analgesiche ed antinfiammatorie, inoltre, non è raro che gli stessi sportivi lo assumano in caso di infortuni lievi.
Ma l’olio CBD non viene usato soltanto in ambito sportivo: poche gocce si sono rivelate essere efficaci per contrastare piccoli disturbi come il mal di testa, i dolori mestruali, gli spasmi addominali e molti altri. Le proprietà antiemetiche lo rendono l’ideale per contrastare e ridurre la nausea e lo stimolo del vomito, e per questo viene, alle volte, associato alle terapie con questi effetti collaterali. È stato dimostrato che l’olio CBD ha importanti effetti anche sul metabolismo, aiuta a regolarizzare l’appetito ed a scogliere i grassi; inoltre, grazie alle sue caratteristiche energizzanti, viene spesso consigliato per chi intende cominciare una nuova attività sportiva per rimettersi in forma o per chi ha necessità di stare concentrato a lungo.
Molti altri effetti benefici sono al vaglio di scienziati e ricercatori, che stanno cercando di dimostrare l’efficacia di questo prodotto anche in altri ambiti. Ma, uno degli aspetti migliori, è che l’olio CBD sembri non avere effetti secondari particolarmente gravi e che si presentano solo raramente. Alcuni soggetti più sensibili agli effetti del CBD talvolta riferiscono di sintomi come la secchezza delle fauci, di cambiamenti nell’appetito, di abbassamenti di pressione e stanchezza e diarrea. In caos si incorra in questi effetti secondari, il consiglio è quello di ridurre le quantità di olio CBD per capire quale livello sia quello tollerato.
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