Autore: Luigi Cacciatori
Il cannabidiolo e il tetraidrocannabinolo sono entrambi composti della pianta di cannabis, il THC è illegale mentre il CBD è legale in molti paesi. Il CBD cannabidiolo sta riscontrando molto successo in medicina grazie ai suoi effetti positivi, non crea paranoia e non ha nessun effetto psicotropo. Inoltre, il THC causa perdita di memoria a breve termine, psicosi, allucinazioni, pensieri alterati.
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La ricerca scientifica ha evidenziato in modo conclusivo che, una dose di olio di CBD cannabidiolo, ha il potenziale per abbassare significativamente l’ipertensione. Riduce la pressione sistolica, cioè la pressione nelle arterie quando il cuore pompa il sangue. Il composto si integra nel sistema endocannabinoide del corpo che comprende i recettori, ad esempio come i recettori della pelle, il sistema nervoso centrale e le ossa. Il flusso sanguigno della pelle, la frequenza cardiaca dell’individuo si riducono quando si assume cannabidiolo, riducendo così la pressione sanguigna. Inoltre, la capacità dell’olio CBD di abbassare la pressione sanguigna è direttamente collegata alla capacità di ridurre lo stress e l’ansia.
L’olio CBD è disponibile in varie forme come capsule, tinture, gocce, caramelle, oppure spray per via orale. Per aumentare l’assorbimento, il cannabidiolo viene miscelato di solito con olio di semi di canapa, olio d’oliva o olio di cocco. I ricercatori hanno dimostrato che la pressione arteriosa si riduce in media di 6 mmHg quando si assumono questi integratori. Gli esperti raccomandano che le persone che soffrono di pressione alta dovrebbero assumere fino a 600 mg di CBD. Per ottenere il miglior risultato, un individuo deve attenersi rigorosamente alla dose garantendo l’interazione del farmaco con il proprio sistema tutto il giorno. Tuttavia, non è consigliabile assumere alte dosi per abbassare la pressione sanguigna.
L’olio CBD può donare effetti positivi sulla nostra vita quotidiana, ma non è esente da effetti collaterali, sopratutto se in esso vi sono tracce di THC. Le concentrazioni di tetraidrocannabinolo sono più elevate in olio a spettro completo (circa 0,2%), questa dose anche se insignificante, a persone soggette potrebbe provocare ansia, vertigini, attacchi di panico, sbalzi d’umore e vertigini. Le donne incinte e le madri che allattano dovrebbero evitare il trattamento con CBD poiché possono influenzare la barriera placentare aumentando la permeabilità, rendendo il feto vulnerabile a specifiche sostanze pericolose e altri effetti dannosi sullo sviluppo.
In conclusione
Il tasso di successo del trattamento dell’ipertensione con olio CBD è significativo, il mercato del cannabidiolo è in enorme crescita, il mercato legale della cannabis dovrebbe crescere del 40% fino a 18 miliardi di Euro entro il 2020. L’uso del CBD è una decisione personale e le persone dovrebbero essere consapevoli dei benefici e degli effetti collaterali prima di usarlo.
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